martedì 22 febbraio 2011

Ciak, si gira!

Il mondo della cucina é posto da tempo sotto i riflettori delle telecamere. Molti programmi televisi mattutini ripropongono ricette, preparazioni di piatti, sfide all'ultimo pomodoro o peperone. Vediamo le presentattrici ingrassare a vista d'occhio sapendo bene che quei piatti nella pausa pubblicità non saranno certo buttati in pattumiera. E se le storie strappalacrime o di sesso estremo del grande fratello non attirano più come una volta perché non cambiare set e trasferirsi tutti in cucina?
Ovviamente chi se non l'America poteva dare vita a nuovi reality show dedicati al mondo gastronomico!
Ma conoscendo bene le dinamiche dell'audience quanto allora possiamo fidarci delle urla dello Chef Gordon Ramsay? Probabilmente non é sicuramente tutto oro quello che luccica ma chi in cucina ha dovuto sgobbare davvero sa che non é poi cosi' finto lo spettacolo. A quanto ho scoperto la cucina puo' diventare davvero un inferno! Le urla saranno solo una parte del menù: strofinacci buttati in faccia, piatti volanti, ingredienti massacrati saranno la base delle buone ricette, il tutto condito ovviamente da un linguaggio alquanto scurrile! Quello che uno chef impara fin da subito é che non é certo un lavoro per femminucce. Non sono ammesse lacrime o lamenti, si lavora e si lavora duro, sotto pressione, con l'ansia del ticchettio dell'orologio che corre e del cliente che non dovrà mai attendere un minuto di troppo. Se alla perfezione occorre tempo la cucina sarà l'eccezione che conferma la regola: la perfezione é d'obbligo ma di tempo non ce n'é!
Ma non sono solo i reality show a svelare il "dietro le quinte" culinario, anche il Cinema ha celebrato quest'universo con il maestro Mastroianni in "La Grande abbuffata" del lontano 1973, nello stile noire di "il ladro, il cuoco, la moglie e l'amante"del 1989, nelle più recenti commedie a partire da "The God of Cookery" del '96 a cui sono susseguiti titoli più leggeri come "ricette d'amore" o "sapori e dissapori" e l'ultimo ma non per ultimo "Julie & Julia" dal quela ammetto essere stata spronata a scrivere questo blog.
Anche se il mio preferito resta sempre il fantastico "Ratatouille". Chi non si é emozionato insieme a Remi'? quando dalle fogne arriva sul tetto e si ritrova inaspettatamente davanti a sè la visione di un sogno... Parigi! E vi dico una cosa, Parigi é davvero cosi'! Aimé piena di topi...
Minuscoli topolini e pantegane che si aggirano per le strade e in metropolitana, che arrivano a bussarti alla porta di casa o ad intrufolarsi senza invito tra le vostre lenzuola ma non preoccupatevi perché di sicuro i vostri vicini vi saranno di grande aiuto e di certo non metteranno su quella solita espressiona francese seccata per poi dirvi: "mais c'est normal avoir un petit souris dans l'appartemant!".
Benvenue en France

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