martedì 31 maggio 2011

Carissimo Sindaco

Carissimo sindaco,
ora tocca a lei! Si perché noi il nostro dovere da cittadini coscienziosi l'abbiamo fatto dimostrando di cosa sia capace una città che ha la voglia e la forza di crederci ancora.

Illustrissimo sindaco,
é in lei che abbiamo riposto le nostre speranze ma ora vogliamo vederle realizzate.

Gentilissimo sindaco,
lei che ha fatto del popolo la sua bandiera e la sua vittoria faccia in modo che sia adesso il popolo a ritrovare la voce da troppo tempo soffocata, sia una giusta guida.

Chiarissimo sindaco,
ci renda orgogliosi del suo operato non certo per ostentarlo di fronte chi l'ha messa più volte in discussione ma solo perché noi meritiamo il suo meglio.

A lei la parola sindaco
A lei i fatti, sindaco!

P.s.
Si, 'abbiamo scassato'.
Non c'é spazio per i commenti degli indignati borghesucci.
Ora c'é solo la gioia di chi ha colto il senso ultimo di queste due semplici parole che riecheggiano in ogni spirito e in ogni dove. La celebrazione della prima fra le tante vittorie che seguiranno.

sabato 28 maggio 2011

Preliminari: la parte migliore!

E' la parte iniziale ad essere la più succulenta. Non sai ancora come andrà e questo ti mette su di giri! Studi ogni particolare, ogni suo gesto, ricerchi la verità dei suoi pensieri in ogni singola parola, virgola, allusione. Tutto d'un tratto ti ritrovi ad imparanoiarti su cose stupide come "avrà sfiorato di proposito il mio braccio? Quando diceva quelle cose era a me che alludeva? che significato hanno quei puntini sospensivi in quel messaggio?" Senza accorgercene non facciamo altro che pensarlo (e sottolineo "lo" perchè questa ragazze mie è una prerogativa femminile!), straziamo le nostre più care amiche  raccontando e analizzando ogni singolo dettaglio della giornata nella speranza di una loro approvazione. Ci addormentiamo tardi e ci svegliamo presto, poco importa perchè sogneremo ad occchi aperti per tutto il resto della giornata!
E non casca il mondo se alla fine lui non diverrà il nostro principe, certo quando ci si è dentro lo si vorrebbe a tutti i costi, cio' che importa davvero è di aver vissuto quelle ansie, quei brividi lungo la schiena e quei tremolii che rendono la vita, si sà, molto più dolce!
Capita che se tutto vada a buon fine il primo appuntamento possa essere a cena fuori, o per le più fortunate, un invito dove la cena è servita niente poco di meno che nella sua cucina, molto... molto vicina alla camera da letto!
Ho già accennato a quanto possa diventare un ottimo antipasto afrodisiaco lo stare seduti l'una davanti all'altro. Meglio scartare per l'occasione pizzerie e ristoranti tradizionali e optare per un posticino orientale con un atmosfera soffusa ed intima, ricorda comunque che il troppo storpia e soprattutto di fare un corso accellerato per imparare il buon uso delle bacchette che molto probabilmente sostituiranno le normali posate. Eviterei i piatti troppo speziati e quelli che ripropongono nel menu quelle odiosissime minuscole foglioline che rischiano d'incastrarsi tra i denti.
Se invece come nella seconda delle ipotei la cena si svolge a casa, allora siete già ben oltre la metà dell'opera! Un "assaggia questo", un "ti verso il vino" e non sapendo come vi ritroverete (frase vietata ai minori) a leccarvi i lobi delle orecchie ed assaporare il frutto proibito.
Facendo un giretto nel web potrete scoprire quali esattamente sono i cibi ritenuti più afrodisiaci di altri, eppure resto dell'idea che a fare il gioco siate voi!

E signori uomini in ..."ascolto" (virgolettato con le dita) lasciatevelo dire: sono gli inviti sussurrati, le cene alla scoperta di posti esotici  a fare da preliminari per una notte indimenticabile...e per favore, almeno la prima volta, siate voi ad offrire la cena, al momento del conto siate sicuri nel vostro gesto e allora si che sarà amore! Certo la cavalleria è scomparsa con l'era della finta parità dei sessi ma il buon gusto no! Credetemi, se sarà una gran donna ricambierà al più presto e chi sa che sarà proprio questa la scusa per chiedere il BIS!

La cena a due sarà la vera prova del nove! Non vorrete mica ritrovarvi come quelle noiosissime coppie che non si scambiano due parole e passano la serata a guardarsi in torno? Se sarà così la porta non sarà mai troppo lontana... correte, correte, correte!

venerdì 27 maggio 2011

Meteo

Sarà che é venerdi, sarà che non ho per niente voglia di lavorare, sarà che si spera tutti nei risultati del ballottaggio. Da meridionale sono cresciuta con la consapevolezza che per avere un futuro migliore avrei dovuto lasciare la mia famiglia, le mie origini. Sacco in spalla ricolmo di sogni e speranze, qualche benedizione della mamma che ti saluta piangendo e altrettante pacche sulla spalla e via: un biglietto di solo andata e nessun ritorno.
Non é una scelta, solo una presa di coscienza.

Il cielo di Milano oggi é grigio, promette tempesta. Sono le 11.05 eppure sembra notte. Dalla finestra entra un'aria fredda che mi scuote l'anima. Un tempo mistico, surreale. Tutti siamo qui ad aspettare che la prima goccia arrivi al suolo, una certezza... é solo questione di minuti, secoli ormai.

Ecco, piove..
Nulla é cambiato.

giovedì 26 maggio 2011

Nero su bianco

A volte mi chiedo se almeno una persona abbia letto cio' che ho scritto fino ad oggi.  Ogni mattina analizzo a fondo la pagina "statistiche" di blogger, cerco un dettaglio, un segno, uno spiraglio di luce; in quei grafici, in quelle colonne, in quei numeri io cerco te! Cerco d'immaginare il tuo pensiero, la tua indifferenza, la tua curiosità, la tua approvazione, la tua disapprovazione. Saro' riuscita a farti sorridere? a farti emozionare?

Devo essere sincera: mi sento un po' sola in questo mio blog ma per me scrivere é una droga, é liberatorio, é la fotografia dei miei stati d'animo ed io amo riporli in un cassetto per poi rispolverarli dopo anni. E' arte, la mia arte. E' espressione, movimento, é un viaggio. E' musica, danza. E' orgoglio, coraggio, onestà. E' forza, potenza. E'pensiero, é metafisico, ideologia, libertà d'espressione. E' sopra le righe. E' amare, é amore, passione, gioia e tristezza. E' una sfida.
E' tutto per me. 

mercoledì 25 maggio 2011

Dalai Lama: un pensiero semplice, una grande verità

Nel mondo capitalistico in cui siamo cresciuti la nostra soddisfazione come l'autostima sono da sempre direttamente proporzionate con il livello della nostra carriera/professione. Lavoriamo come matti per arrivare a poter esibire con orgoglio il nostro status sociale. Troppo poco spesso questa combacia con le nostre vere passioni, messe da parte o addirittura dimenticate per il tempo esaurito in ufficio e davanti i nostri PC, tutto per far guadagnare all'azienda di un altro un'altra fetta di mercato.

Soldi, soldi e ancora soldi.  Sono loro che muovono l'economia e insieme ad essa le nostre coscienze. Il mio capo non fa altro che chiederci ore di straordinario non pagate, anche se non giustificate, solo per la gioia del suo lato imprenditoriale. Non é che nella ristorazione le cose vadano sempre in modo diverso alla fine: ci si rompe la schiena facendo orari continuati in vista dei soliti banchetti e cerimonie del mase di giugno per ricevere a fine giornata una misera pacca sulla spalla "Bravo, anche oggi ti sei guadagnato il diritto di continuare a lavorare qui".
Ho peccato anch'io a suo tempo. Si, quando lavoravo in Francia e vedevo arrivare tutte queste giovani e meno giovani donne per l'ora di pranzo, loro con le borsette firmate, loro che potevano esibire con orgoglio il loro bigliettino da visita con la loro area arrogante, loro che non si sporcavano le mani come facevo io, beh devo confessare che una parte di me era affascinata dal loro mondo fatto di scrivanie con tanto di targhette con in bella mostra i nomignoli con cui definivano la loro professione: responsabile, manager, libera professionista. Oggi che anch'io ho impresso il mio nome su un bigliettino da visita con tanto di "nomigniolo", oggi che anch'io posso permettermi una borsetta firmata, oggi che trascorro le mie giornate incatenata ad una scrivania mi accorgo che non é tutto oro quello che luccica. Ovviamente non si puo' e non si deve generalizzare: ci sono casi in cui si ama il proprio lavoro e non si smetterebbe mai di farlo, ci sono volte che non sono i soldi a fare la differenza ma é la nostra volontà. Meteore.
Qualche settimana fa ho tenuto uno colloquio di lavoro per una postazione di stagista ad una ragazza di trent'anni. Lei era pronta a voler lasciare il suo lavoro e sarebbe stata disposta a ricominciare dal principio pur di avere l'occasione di schiodarsi. L'ho ammirata profondamente, ho ammirato la sua forza di volontà ed il suo coraggio.
"Quello che mi sorprende degli uomini è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto." Dalai Lama.

E adesso concedete a voi stessi solo un momento di riflessione.

Il mondo li fuori non vi appare più bello e promettente di queste quattro mura?

lunedì 23 maggio 2011

Bugie e Santeria

Una bugia che oggi mi ha tenuto lontano dalla mia tristissima scrivania, una bugia che vale la richiesta del mio primissimo passaporto e un brunch alla Santeria.
Per chi ancora non conosce questo nuovo localino, che nasce dalla società di chi da tempo detiene le redini della movida notturna, non disperi!
Sarà che la storia è ormai vecchia, ma aimè il tiramisù "con-gelato" era davvero immangiabile.
All'alba della sua venuta in italia il mio chef era stato contattato per un colloquio proprio da questi potenti Signori. In ballo c'era proprio la postazione di chef della parte gastronomica di questo piccolo  complesso che propone uffici radicalchic e qualche appartamentino fin troppo costoso. Allora c'è stata una vera e propria "prova del cuoco", peccato che che quei ben 16 Signori di cucina proprio non se ne intendessero, ma la presunzione nel giudizio, a no, quella proprio non è mancata. Fortuna che qualcuno si accorse dell'immenso errore e della superbia non giustificata dei diversi commensali, che nonostante si riconoscano come i padroni dei locali notturni della Milano bene, non riescono ad andare al di là di un menù da Mc Donald's.
Quello infatti che ci è stato rifilato oggi a pranzo non era altro che una carta composta da una scelta tra hamburgers e cesar salad per un massimo di 6 piatti, la cui combinazione di almeno tre di questi cambiava solo dall'aggiunta di cippola o bacon.
Ed ecco che comunque sono riusciti a sorprenderci. Vi racconto la scena: arriva il cameriere, ci elenca i due dolci presenti (il terzo non lo ricordava!) e aggiunge una precisazione per il tiramisù che ho travisato, l'ha definito con gelato, e si è prolungato nel spiegarmi che al posto del mascarpone avrei trovato il gelato alla crema. Si vede che anche lui non deve aver colto il senso della parola "con gelato" semmai annuciatagli dalla cucina perchè a me il tiramisù è arrivato CONGELATO e basta! Per darvi un'idea, avrei avuto bisogno del coltello per tagliarlo.
Signori, voi radical chic, finti sinistroidi. Si voi che avete sputato sentenze senza un briciolo di preparazione e gusto in materia, a voi tutti faccio i miei più vivi complimenti per non aver deluso le mie bassissime aspettative sulla vostra effimera attività, ricreata come tutte all'unico scopo di fare pessimo livello di cultura culinaria e massimo profitto.
Vi presento la Santeria, di cui volutamente ometto la location.


Unico punto a favore era l'arredamento, ricreato proprio dall'opera di colui che è stato l'unico a comprendere il suo genio, ma si sa tra artisti ci s'intende.

domenica 22 maggio 2011

Sognando l'Australia

Siamo sempre stati diversi lui ed io. Litighiamo in continuazione non la pensiamo mai allo stesso modo, lui incarna il carattere burbero ed egocentrico comunissimo a chi fa la sua professione. Io mi  sono sempre sentita una ragazza fin troppo normale, anche se perennemente alla ricerca di un senso ultimo delle cose.
Ed ecco che le nostre vite si scontrano, senza accorgercene cominciamo a far parte l'uno dell'altra.
Ho sempre creduto che l'amore fosse alla base di ogni perchè: l'amore per noi stessi, l'amore per la famiglia, l'amore verso gli amici, l'amore verso qualcuno. I film ci raccontano che non siamo noi a decidere, a scegliere, succede e basta. Sei a lavoro, nel tuo ristorante, e d'un tratto entra dalla porta qualcuno che ti cambia la vita, non in senso così biblico forse, ma lei, lui che sia, non saranno di passaggio, non andranno via senza che qualcosa dentro di noi sia cambiato.
E ora mentre scrivo, dalla mia ennesima diversa camera presa in affitto, capisco il senso di tutto questo. Ci sono persone che rispecchiano i nostri desideri più folli, le nostre paure come i nostri sogni, ci sono persone che ti risvegliano l'anima, che ti scuotono fino a farti capire che la vita non è fatta di borse di Louis Vittons o Prada,  che la nostra felicità non puo' dipendere da un posto in banca e un posto fisso. Forse per alcune basterà questo ma non a me, io ho sempre cercato di più, altro.
C'è un mondo li fuori, ci sono luoghi, persone, esperienze che vanno vissute, c'è la vita che voglio, ci sono paesaggi che voglio vedere con questi miei stessi occhi, voglio emozionarmi ancora alla vista di un biglietto che ha come unica e sola promessa la libertà, voglio credere che il vivere non si esaurisca nelle abitudini e nella routine.
Quando tre anni fa sono andata via di casa non sapevo ancora cosa di preciso io stessi cercando, probabilmente non l'ho ancora trovato, probabilmente non lo trovero' mai, ma l'insoddisfazione che oggi mi spinge a non fermarmi, a volere ancora di più, a non aver paura di lasciare certezze, che altro non sono che delle sbarre di una prigione dorata, è forte dentro di me.
Viviamo di sogni o moriamo da mortali.

mercoledì 18 maggio 2011

Fate l'amore con il sapore!

No, non é la pubblicità della muller! Ma é quello che realmente ho pensato nel mangiare il gelato di Cioccolati Italiani che nasconde nella parte finale del cono il ciocccolato fuso. Io l'ho preferito bianco, ma c'é anche al latte e fondente. E' una catena di Milano che fa del cioccolato la sua specialità; lo troverete cucinato in tutte le salse e non scherzo! Per il brunch della domenica infatti (vi consiglio vivamente di prenotare almeno due giorni prima) tra le varie prelibatezze ripropongono il Pastaio: un mix di pasta tra cui le fettuccine al cioccolato servite con una salsa di pomodorini. Ovviamente potrete fare razzia anche del buffet di dolci che si ripropone al bancone. Altro che California Bakeri e i suoi finti dolci americani fatti con lo stampino! 
Ovviamente essendo una catena pecca un po' nell'essere troppo "franchisizzato" nell'arredamento ma tutto gli é perdonato alla vista di quelle fontane di cioccolato che annebbieranno la vostra vista e accellereranno di colpo la vostra salivazione.
Il gruppo é della famiglia Ferrieri, di origini campane. Oggi due Stores a Milano: uno in via de Amicis al civico 25 e l'altro praticamente attaccato al famosissimo Luini, scelta strategica, alle spalle della Rinascente in Duomo.
Cosa aspettate? fatevi tentare!

martedì 17 maggio 2011

Menù del giorno: politica, ballottaggi e... immancabili sorprese


Ma allora é proprio vero che l'Italia sta andando al rovescio, oltre al clima che sembra essere divenuto molto più mite al nord che non al sud, ora ci ritroviamo anche con la sinistra che sbaraglia in padania mentre Partenope esausta ripone le sue speranze nel cambiamento e dunque nel centrodestra?
Non sia mai divengano anche più bravi nel fare cucina!
Ed ecco che la domanda nasce spontanea: in una battaglia fatta a suon di piatti tipici e prodotti nostrani la vittoria a chi sarebbe aggiudicata?
Premettendo che il mio giudizio sarebbe di parte, lascio la parola agli esperti e ai meno esperti che si sono espressi sull'argomento. Ovviamente é bastato googolare un attimo sulla questione per vedere che la controversia "nebbia - malavita" accende ancora gli animi di qualsiasi italiano. Sulla gastronomia in modo particolare, che diviene orgoglio  e vanto regionale.
E se vi dico adesso che cliccando sulla guida Michelin.it mi sono ritrovata in  prima pagina il titolo "La pizza napoletana è una delle vivande più rappresentative dell’Italia" mi credete? (Link per i diffidenti: http://viaggi.viamichelin.it/web/Destinazione/ItaliaItalia_Centro_SudNapoli_e_la_CampaniaNapoli/NewsL_Italia_vuole_fare_iscrivere_la_pizza_napoletana_nella_Lista_del_Patrimonio_mondiale_dell_UNESCO )
Vero anche che l'articolo é dedicato alla richiesta da parte del bel paese di tutelarne la ricetta rendendola patrimonio mondiale dell'Unesco. Scusate se é poco!

lunedì 16 maggio 2011

Gossip Girls

Ho sempre creduto che il gossip fosse per le persone, che annoiate dalla propria vita fin troppo comune, cercano il pettegolezzo per assaporare un attimo di brio. Forse sarà per questo che ogni volta che mi ritrovo incatenata a questa scrivania riesco a trovare interessanti addirittura gli articoli del portale di libero! Fatto sta che stammatina il mio lato narcisistico ha dato sfogo d'ira nel vedere le nuove foto senza veli della Canalis per la campagna PETA (campagna rivolta alla salvaguardia degli animali). Per la causa, ovviamente, tanto di capello ma Elisabetta, lasciatelo dire, stavolta hai davvero peccato di presunzione nel vietare l'uso di "God" fotoshop per i soliti ritocchini. Più che una campagna contro le pellicce adesso si confonde con Anorexia di Nolita.

Mi chiedo dunque se a conti fatti il messaggio che si voleva inviare alla comunità non sia stato completamente sviato dalla sua stessa nudità. Possibile che adesso si parli più della sua forma che non della campagna che dovrebbe sponsorizzare? E poi gli animali, che dovrebbero esserne i protagonisti, dove sono?
Se pensate che sia solo una delle solite manovre marketing per attirare l'attenzione, bé credo proprio che comunque l'ideologia che trasmetta sia sempre a senso unico ed uguale ai mille volti, corpi e culi (scusate la volgarità) senz'anima che popolano le nostre strade e i nostri incubi peggiori insieme alle maledettissime pubblicità della Kellogg's che non ci lasciano in pace neanche a Dicembre con l'ansia della prova costume!
Povere noi, povere tutte le donne, le ragazze, le giovani bambine che cresceranno con questi nuovi finti ideali commercializzati dalla nostra società che basa la sua ricchezza sulla nostra mancata autostima.
Cosi' anche quando marchi come la Dove promuovono campagne pubblicitarie come "Dove evolution" per svelare i trucchi del mestiere quello che a noi resta é il sapore amaro dell'incombente dieta senza sale, senza zuccheri, senza calorie, senza gusto! Peccato che alla fine insieme ai chili sparisca anche la nostra personalità. Tutto per assomigliare a quei finti manici di scopa e manichini creati dalla magia dei ritocchi chirurgici e grafici!


Cosi' mi domando: ma ad una campagna rivolta alla salvaguardia delle nostre curve, dei nostri sorrisi, delle nostre diversità e particolarità nessuno ci ha ancora pensato?



domenica 15 maggio 2011

Il sapore dell'estate

Nasce all'improvviso, sei fuori con un'amica al bar, vi avviate verso casa, d'un tratto resti da sola, sono le nove di sera passate, guardi il cielo che è ancora chiaro e senti arrivare da lontano quell'emozione, la riconosci, non la fermi, cerchi di assaporarne ogni attimo, la senti sempre più vicina, più forte, cominci a sentirne l'odore, il sapore, sai che una volta che diverrà certezza lascerà solo il ricordo della sua bellezza, cerchi di trattenerla il più a lungo possibile, in un pensiero, in un messaggio, in un desiderio. La vuoi, la desideri da mesi, vuoi farla tua.
Ci sono giorni che nascono per essere ricordati; non c'è motivo, non vi è alcun segno particolare, sono semplicemente più unici degli altri. Si riconoscono nelle risate, nei tuoi sguardi complici catturati nel riflessso di una vetrina, nel profumo dei tuoi pensieri, nella colonna sonora della giornata, finché non ti ritrovi a ballare da sola nel bagno dell'ufficio o in giro per la strada.
Cosi' tornando a casa non puoi che regalarti un fiore.